pensieri.parole.fantasia: maggio 2014

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lunedì 19 maggio 2014

:. IBRIDO .: Primo capitolo solo per voi ;-D

Salve ragazzi ^_^ per incuriosirvi ancora di più riguardo al mio libro si è deciso di proporre il primo capitolo...Spero vi piaccia e che vi dia lo spunto necessario per i dubbiosi di acquistare il libro. Troverete nei post la trama e su youtube anche il Booktrailer, basta scrivere il nome del libro seguito dal mio Chiara Milano; proprio come la copertina qui di fianco! Bene, detto questo lascio a voi lettori il compito di leggere il primo capitolo....buona lettura, e benvenuti nel mio mondo ;-D che spero diventi anche il vostro

Fin da quando ho ricordo, ho sempre saputo di non essere una ragazza adatta alla routine; mi sentivo diversa dalle altre persone e ragazzi della mia età, e per questo tentavo sempre di scappare dalla realtà rifugiandomi nella mia fantasia, piena d’azione, creature magiche e … i miei preferiti: vampiri e licantropi. A qualcuno potevo sembrare strana. Ero sempre al centro dell’attenzione per mia sfortuna; gli occhi delle persone che mi fissavano giorno dopo giorno, che mi apprezzavano solo per la mia bellezza della quale non mi ero mai lamentata, ma oscurava la mia vera persona, quasi provenissi da un altro pianeta. Per questo adoravo le storia di fantasia; perché li potevi essere e fare tutto ciò che volevi, e non dovevi preoccuparti dei problemi che la vita ti dava. Quello che non sapevo, però, era che un giorno mi sarei ritrovata in una delle mie più aspettate e inquietanti fantasie.


Mi chiamo Keyra, sono “ nata ” e cresciuta a Providence nel North Carolina; sono sempre stata una ragazza riservata anche nei riguardi dei miei compagni di classe. A volte pensavo perfino che avessero paura di me! Molti mi offrivano di uscire, inviti un paio di volte accettati, ma mi sentivo un’emerita estranea, un lupo nero in un gregge di bianche e candide pecore. Stavo sempre per i fatti miei, preferivo la solitudine alla compagnia. Una volta  conseguito il diploma passavo tutto il mio tempo a leggere e sentire musica, rifugiata nella mia fantasia dove sapevo di essere in completa armonia. I miei giorni passavano tutti in fretta e uno uguale all’altro. Non che la cosa mi dispiacesse, ma da qualche giorno mi sentivo stretta in quella città, in quella casa, in quella vita. Tutto però, cambiò il giorno del mio diciannovesimo compleanno, con l’arrivo di persone che mi sconvolsero completamente l’esistenza.
<<Buongiorno Key, tanti auguri>> Disse mia madre affaccendata a preparare la colazione e qualche dolce. Era un fenomeno in cucina la cuoca migliore che conoscevo, e forse anche l’unica.
<< Buongiorno mamma, e grazie! L’età comincia a farsi sentire! >> La chiamavo mamma, ormai era come se lo fosse. Persi i miei genitori quando ero molto piccola, non avevo ricordi di loro, tutto quello che avevo, era qualche foto riposta chissà dove, cosi Rachel e James divennero i miei genitori. Quando ero piccola e chiedevo di loro, rimanevano sempre sul vago dicendomi solo che erano morti in un incendio mentre io mi trovavo a casa di Rachel. Anche se si conoscevano, non mi parlavano mai di loro; forse parlarne faceva loro male quanto a me. Ho sempre cercato di trovare le mie vere radici per capire più su di loro e su me stessa ma mi era stato sempre offuscato il cammino e per non provocare altri dolori a chi amavo, non pensai più e continuai a vivere la mia via. Sentii strani rumori venire dalla casa accanto.
<<Cos’è tutto questo rumore?>> Mi avvicinai alla finestra e scostai le tende. C’era un gran trambusto.
<< si stanno trasferendo i nuovi vicini, sono arrivati qualche ora fa. Preparo dei dolci per dar loro il benvenuto, sono vecchi amici di famiglia >>.
<< spero non scappino via come i precedenti! A quanto pare sono davvero pessima come vicina di casa! >> Dissi ridendo al ricordo di Mary. Ai suoi genitori non andava bene che la figlia uscisse in piena notte per andare a vedere la luna e le stelle nel nostro posto speciale. Lei è stata la mia migliore amica, avevamo un rapporto bellissimo, ma due anni fa i suoi genitori decisero di trasferirsi e se ne andarono lasciandomi nella mia solitudine. Lei per me era unica e continuava ad esserlo.
<<Perché invece di lamentarti, non ti rendi utile e vai a mettere in ordine la camera?!>>.
<<Ok capo come vuole!>> Salii in camera e, guardando dalla mia finestra, ripensai ancora una volta a Mary, di quando l’inverno ci lasciavamo messaggi di luce sui vetri. Non so quanto rimasi con lo sguardo perso nei miei ricordi, ma sentii qualcuno parlare dall’altra parte della finestra:
<< Hey! Tutto bene! Sei rimasta ipnotizzata per caso? >> Alzai la testa per rispondere, ma rimasi senza fiato. O ero morta o il paradiso era calato sulla terra.
<< Ciao, io sono il tuo nuovo vicino, mi chiamo Gabriel … tu sei Keyra giusto!>> Al suono della sua voce non riuscii più a pensare, era cosi melodiosa e dolce. Lo vedevo diverso dagli altri ragazzi, come una strana sensazione. Il colore della sua pelle era come cacao chiaro, i suoi occhi erano neri come la notte e i suoi capelli erano corti e anch’essi nero corvino. Era bellissimo, a quel punto dovevo rispondergli così presi un bel respiro e reagii.
<< S…s….sì, sono Keyra, piacere di conoscerti. Spero vi troviate bene qui!>> Di colpo, nella camera di Gabriel entrò una ragazza; all’inizio non si accorse che ero lì a parlare. Da quello che potevo notare, erano fratello e sorella, il colore della loro pelle era identico cambiava però il colore dei capelli, che erano lunghi di un biondo cenere mentre i suoi occhi erano di un grigio scuro, molto strani, anzi incantevoli. Quando si accorse di me, si avvicinò a Gabriel.
<< Hey occhi di ghiaccio, io sono Alex, la sorellina minore di Gabriel >> Lui le diede una botta sulla spalla.
<<Non ci si rivolge così alle persone! La conosci da tre secondi e già le hai appioppato un nomignolo >>
<< Non preoccuparti, non è la prima a chiamarmi così; a quanto pare, i miei occhi sono la prima cosa che notano! >>
<<Penso proprio di aver trovato la mia camera >> Dalle sue labbra usci un sorriso, mi fece venire il capogiro. Una vampata di calore fece arrossire le mie guance. Distolsi il mio sguardo da lui solo quando mi sentii chiamare da mia madre.
<<Key! Key! Puoi scendere giù un secondo!>> Guastafeste! aveva scelto il momento meno opportuno per chiamarmi, qualsiasi cosa le servisse.
<<Eccomi, arrivo … ora vi lascio godere in pace la vostra nuova casa. >>
<< A presto occhi di ghiaccio, staremo molto tempo insieme … fidati! >> Alex si beccò un’altra botta, accidenti se era strana! Però mi piaceva. Mia madre mi aspettava alla fine delle scale incuriosita.
<<Stavi parlando con i nuovi vicini? Allora, come ti sembrano? Avete fatto amicizia? >> Rimasi sul vago; tipico di me.
<< Sono simpatici. Sono due, fratello e sorella: Gabriel e Alex. Non ci siamo detti un gran che …. Bhè ora vado a finire di mettere in ordine la camera. >> Lasciai mia madre con il broncio, perché naturalmente voleva saperne di più. Risalii di corsa le scale come se avessi fretta, lo feci istintivamente, poi rallentai il passo.
Entrai in camera e sbirciai in direzione della finestra di Gabriel; era chiusa. “Forse sta riposando” pensai, e continuai a mettere in ordine la camera. Poi mi stesi sul letto e accesi l’mp3; mi feci trasportare dalla musica, i miei occhi si chiusero e mi addormentai.
Non so per quanto rimasi assopita, mi svegliai quando mia madre mi chiamò per il pranzo. Scendendo le scale mi sentivo strana, avevo fatto un sogno che mi turbava, ma, stranamente non ne avevo ricordo. Mi sedetti a tavola, apparecchiata come sempre per due; mio padre non era ancora rientrato da lavoro, era sempre fuori, faceva parte di una specie di guardie che proteggevano cose sacre e via dicendo e quindi stava fuori per parecchio tempo.
<<Tua zia Felicia verrà a trovarci tra qualche settimana. Ha telefonato poco fa.>> La mamma aveva l’aria pensierosa.
<< Davvero?! Non vedo l’ora! spero non rimanga delusa ... è un bel po’ di tempo che non mi vede >> Ero al settimo cielo, lei era grande e la adoravo incondizionatamente.
<< Keyra! Come può essere delusa di te? sei una ragazza meravigliosa, generosa e bellissima. Hai gli occhi magici proprio come tua madre e i capelli corvini come tuo padre! Gli somigli così tanto, che neanche immagini! >> Aveva gli occhi gonfi di lacrime. La mia vera madre, insieme a zia Felicia e Rachel erano molto unite.
<<Che cos’è quella faccia triste?  È il mio compleanno e non voglio musone a tavola, è un ordine! >> Volevo farla riprendere un po’e, fortunatamente funzionò.
<< Grazie Key. Hai ragione, basta musi lunghi! >>
<< Allora … che giorno arriva la zia? >> Felicia era una donna fantastica, molto giovanile nell’aspetto, era archeologa e, di conseguenza anche lei stava sempre fuori. L’ultima volta che la vidi avevo quattordici anni. Mi raccontava tante storie fantastiche di lupi, vampiri, creature mistiche, però non avevo paura, anzi n’ero affascinata. Era come entrare in un altro mondo, un universo fatto appositamente per me.
<<Felicia dovrebbe chiamare per confermare, questione di settimane così ha detto.>>
<<E quanto tempo rimane, non l’ha detto?>>
<< Non so, Key, ma non restarci troppo male se non rimane tanto >> Quella per me era già una risposta.
<< Non temere ho superato la sindrome dell’abbandono da tempo ormai! >> Dissi ridendo, anche se, quando se ne andava, mi faceva sempre un po’ male. Finito di mangiare aiutai mia madre a mettere a posto, poi decisi prendere un po’ d’aria. Appena aprii la porta, un enorme lupo mi piombò addosso e, contemporaneamente il lucernaio appeso cadde a terra frantumandosi; rimasi paralizzata.
<< Santo cielo, Keyra! stai bene? Sei ferita? >> Disse mia madre avvicinandosi preoccupata.
<< No … no tutto bene, questo lupo mi ha spinto via prima che il lampadario mi cadesse addosso. >> Uscii fuori in giardino per guardarlo bene: non lo avevo mai visto da queste parti. Il suo pelo era folto e di un colore grigio scuro, e occhi color cioccolato; provai a toccarlo. Appena allungai la mano si accucciò, il suo pelo era caldo e ruvido ed era incredibilmente morbido. Sentii una voce alle mie spalle.
<<Hai fatto amicizia con Zeus vedo!>> Il lupo si alzò e andando ai piedi del suo padrone, Gabriel; di conseguenza mi alzai anch’io. Nel vederlo dalla finestra non avevo notato quanto era alto e grosso. Dalla sua maglietta a maniche corte riuscivo a vedere i contorni delle sue braccia; erano molto grandi.
<< Il tuo lupo mi ha salvato la vita.>> Il poderoso lupo ritornò di nuovo verso di me strofinando il dorso sulle mie gambe.
<<A quanto pare gli sei simpatica! >> Esclamò e mi porse la sua mano.
<<Volevo ufficializzare! Piacere di conoscerti Keyra.>> Disse con un largo sorriso.
<< Piacere mio>> Ero così impacciata che mi era venuto voglia di sotterrarmi. In quel momento la voce di mia madre fu un’ancora di salvataggio.
<<Key … al telefono c’è tuo padre che vuole darti gli auguri! >>
<< Arrivo subito! >> Avevo ancora la mano stretta nella sua quando mi colse alla sprovvista, portandola vicina alle sue labbra e baciandola sul dorso.
<<Tanti auguri di buon compleanno! >> La sua pelle era così calda, ma non come la mia in quel momento. <<Grazie tante … ora devo andare.>> Si voltò e, seguito dal suo lupo se ne andò. Corsi alla porta e presi la cornetta del telefono.
<<Ciao papà! >> Risposi affannata e con il cuore in gola pensando ancora alle sue labbra morbide del ragazzo che toccavano la mia pelle.
<<Ciao piccola …. Stavi correndo per caso?>> Se in quel momento fosse stato li avrebbe notato il rossore sul naso e sulle guance e si sarebbe di sicuro accorto che non erano dovute a una corsa. In quel momento ringraziai il cielo che non era lì a guardarmi.
<<Sì, in un certo senso; Stavo parlando con il figlio dei vicini.>>
<<Suo padre lavora qui con me e, da quello che so, sono proprio dei bravi ragazzi, cerca di seguirli più che può…. Allora? Come ti sembrano? >>
<< La ragazza è molto simpatica; mi chiama occhi di ghiaccio! E il ragazzo è … è diverso non so come spiegartelo, è una mia strana sensazione! >> Non potevo di certo dirgli che il solo guardarlo mi faceva battere il cuore ad una velocità incredibile.
<<Essere diverso non è sempre un male, ci rende speciali.>> Che intendeva? Era ansioso, lo sentivo dal suono della sua voce, poi però, si riprese. <<Ah …. Ti avevo chiamato per darti gli auguri! Tanti auguri tesoro. Purtroppo ora ti devo lasciare, il lavoro mi chiama; ci sentiamo presto, ti voglio bene!>> Perché tutta quella fretta?
<<Te ne voglio anch’io, papà; grazie per gli auguri e cerca di tornare presto, ok?>>
<<Farò il possibile! Dai un bacio alla mamma per me, ciao piccola.>>
Tornai fuori e vidi Alex che stava lavando Zeus. In altre circostanze sarei rimasta al mio posto, ma lei mi era proprio simpatica e sentivo che dovevo andare a  parlare con lei, l’idea di avere nuovamente un’amica mi piaceva.
<<Ti serve una mano con Zeus?>> Le chiesi porgendole un largo sorriso che raramente spuntava dalle mie labbra.
<<Ciao, occhi di ghiaccio. Volentieri; è talmente grosso che a volte faccio davvero fatica.>> Era molto loquace. <<Allora …. Quanti anni hai? Io diciotto, tu?>> La sua voce era squillante e allegra, metteva dell’enfasi in ogni sua parola.
<<Io ho compiuto oggi il mio diciannovesimo>> Dissi con il mio tono di qualche grado più basso che mi fece sentire in soggezione.
<<Bhè allora tanti auguri! Quindi è il caso che ti compri un regalo!>> Aveva un sorriso molto carino.
<<Grazie per il pensiero! Allora? Come vi trovate qui?>>
<<Il vicinato è di mio gradimento.>> Ecco di nuovo quel sorriso; mi fece l’occhiolino, poi continuò.
<<Hai degli occhi molto belli, non tutti hanno questa tonalità d’azzurro, sembra davvero ghiaccio! Li hai presi dalla tua vera madre? >> La cosa mi stupì molto.
<<Come fai a sapere da chi li ho presi?>> A quanto pareva la sapevano lunga su di me.
<< Bhè, mia madre mi ha detto che sei stata adottata e ho tirato ad indovinare.>>  Si alzò di scatto risciacquando Zeus che poi si scrollò facendomi perdere il filo dei miei pensieri.
<<Zeus fermati! Ci stai bagnando tutte! >> Troppo tardi, eravamo bagnate ormai.
<<Keyra, spero diventeremo amiche.>> Disse correndo verso casa sua.
<<Lo spero anch’io!>>Le gridai prima che sparisse dietro la porta. Speravo veramente di diventare sua amica, sapevo che di lei mi sarei potuta fidare e, di solito, il mio intuito era infallibile.
Rientrai in casa, mia madre non c’era. Andai sul retro la vidi mentre porgeva alla mamma di Gabriel e Alex dei dolci e una busta che s’intravedeva sotto il vassoio. Stavano parlando e sembravano un po’ nervose, ma, appena mi avvicinai per ascoltare, cambiarono argomento. Feci conoscenza con la madre dei ragazzi; una donna molto gentile e cortese, aveva capelli lunghi color biondo cenere come Alex e occhi grigi. Non c’era molta somiglianza con Gabriel, non avevano molto in comune se non il colore della pelle, forse somigliava più al padre. I suoi occhi erano magnetici; dovetti abbassare lo sguardo per non restare troppo tempo a fissarla, si chiamava Serena. Lei e mia madre parlarono a lungo del più e del meno. 


Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto. Potete trovare il libro su tutti i rivenditori on Line oppure direttamente dalla casa editrice per qualsiasi cosa mi trovate anche su facebook ^_^ ciaoooo e mi raccomando leggete il libro e guardate il booktrailer ;-D e condividete più che potete un bacione grosso XOXOXO

mercoledì 7 maggio 2014

:. Shadows - jennifer Armentrout .: Recensione

Ve lo avevo detto che sarei tornata più forte che mai hihihihhii, ed eccomi quaaaaa. Oggi vi parlo le prequel della serie Lux di Jennifer Armentrout. Sto parlando di Shadows; a voi la trama:

L'ultima cosa che Dawson Black si sarebbe aspettato era Bethany Williams. Come forma di vita aliena sulla Terra, Dawson e il suo gemello Daemon trovano che le ragazze umane siano... un passatempo divertente. Ma innamorarsi di una di loro sarebbe folle. Pericoloso. Allettante. Irrinunciabile. Bethany viene dal Nevada, e davvero non spera di trovare l'amore nel West Virginia. Ma ogni volta che i suo occhi incontrano quelli di Dawson si scatena un?attrazione innegabile. E anche se i ragazzi sono una complicazione di cui farebbe volentieri a meno, non riesce davvero a stare lontana da lui. Attratta. Desiderata. Amata. Dawson però nasconde un segreto inconfessabile che non solo può cambiare l?esistenza di Bethany, ma rischia di mettere in pericolo la sua vita. Si può rischiare tutto per un'umana? Si può sfidare il destino?          

Se non avete letto le recensioni degli altri due capitoli della serie li trovate nelle etichette "recensione Libri". Allora, come accennato questo è il prequel della storia. Si parla come in Onyx e Obsidian della famiglia Black; una famiglia di alieni che vive sulla terra lontano dalle colonie dei suoi simili. Sono tenuti sotto controllo dal dipartimento della difesa, che sanno cosa sono e si assicurano che non si mostrino nella loro vera natura (alieni fatti interamente di luce ). Nei capitoli precedenti in ordine di pubblicazione si Parla di Daemon Black, mentre in questo libro si parla della storia d'amore tra Dawson e Bethany.  Un piccolo consiglio che do è di leggere prima questo e poi iniziare con Obsidian e Onyx, per una questione temporale, cosi riuscirete a capire meglio Onyx. Tornando a noi, dicevo che Si parla di questi due ragazzi, lei umana lui alieno. Si innamorano follemente, tanto che non possono fare a meno l'uno dell'altro e Dawson arriva a tener testa alla sua famiglia, e soprattutto al suo gemello Daemon per stare con la dolce Bethany. Ma non sono solo i pareri della famiglia che tentano di tener lontani i due amanti. i sono forze ancora più pericolose che si aggirano nell'oscurità cercando di danneggiare i due ragazzi; i nostri cari vecchi Arum. Bethany arriverà fino al punto di non ritorno per stare con Dawson, e sarà proprio questo che la porterà a cambiare la sua vita PER SEMPRE.

Non aggiungo altro perché la storia si intreccia con Onyx e non voglio fare spoiler per chi non ha ancora letto questa stuenda saga. Quello che posso dire è che anche se il tema non cambia tra Shadows e Obsidian (cioè quello dell'amore tra umani e alieni ) è nettamente differente. Da un lato ( shadows) troviamo un amore romantico, sdolcinato e protettivo. nel secondo (obsidian) troviamo un amore passionale, scostante e piccante. Totalmente due cose differenti, come i personaggi; che anche se gemelli sono due persone totalmente diverse. E devo dire che questo prequel mi ha fatto capire ancora di più la psicologia di Daemon più che di Dowson, che anche nei seguenti libri era descritto in modo bonario. Quindi ora capisco di più determinati atteggiamenti di Daemon nei confronti di Katy....quello che non mi spiego è lo zio di Bethany. Credevo che in questo prequel avrei capito la psicologia contorta di quest'uomo che anche lui si intreccia a Daemon in Onyx invece credo dovrò aspettare l'uscita di Opal quest'inverno ^_^ Niente, cosa aggiungere, io questa scrittrice credo di amarla follemente ahahahah con la sua storia mi sta facendo sognare come non mai, e mi sono totalmente impersonata in Katy che praticamente è la mia gemella fortunata ahahahahah dato il vicinato XD se non avete ancora letto questa serie ribadisco ancora  LEGGETELAAAAAAA.....MERITA MERITA MERITA <3 <3
XOXOXOXO - Chiara-


















lunedì 5 maggio 2014

:. Messaggio importante...o meglio storie importanti .:

Mi allontano un attimo dal genere che attualmente recensisco per dare spazio a queste due ragazze, che mi hanno contattata per fa conoscere le loro storie. Non sono storie leggere, e la loro trama tocca un tema abbastanza spinoso e delicato ecco qui la trama:

trama:
Amburgo, 1943. La vita di Josepha, quindici anni, trascorre fra le uscite con le amiche, le lezioni e i sogni, nonostante la Seconda Guerra Mondiale. Le cose cambiano quando suo padre decide di nascondere in soffitta una famiglia di ebrei. Fra loro c'è Rina, quindici anni, grandi e profondi occhi scuri.
Nella Germania nazista, giorno dopo giorno sboccia una delicata amicizia fra una ragazzina ariana, che è cresciuta con la propaganda di Hitler, e una ragazzina ebrea, che si sta nascondendo a quello che sembra essere il destino di tutta la sua gente.
Ma quando Josepha dovrà rinunciare improvvisamente alla sua casa e dovrà lottare per continuare a sperare e per cercare di proteggere Rina, l'unione fra le due ragazzine, in un Amburgo martoriata dalle bombe e dalla paura, continuerà a riempire i loro cuori di speranza.
Un romanzo che accende i riflettori su uno dei lati meno conosciuti dell'Olocausto, la voce degli "eroi silenziosi", uomini, donne e giovani che hanno aiutato gli ebrei in uno dei periodi più bui della Storia.

pagine: 300

prezzo: 1.99 (ebook)

data di pubblicazione: 27 gennaio 2014 (Giornata della Memoria).

canale di distribuzione: Lulu



Breve biografia dell'autrice: sono nata nel 1984, e da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo aver messo da parte questa mia grande passione per molti anni, sono tornata a scrivere e adesso è ciò che mi piace di più fare. Sono anche un'appassionata viaggiatrice e lettrice. "La mia amica ebrea" è il mio primo romanzo.
QUANDO DAL CIELO CADEVANO LE STELLE, di Sofia Domino

trama:
Lia ha tredici anni. È una ragazzina italiana piena di sogni e di allegria, con l’unica colpa di essere ebrea durante la Seconda Guerra Mondiale. Dallo scoppio delle leggi razziali la sua vita cambia, e con la sua famiglia è costretta a rifugiarsi in numerosi nascondigli, a sparire dal mondo. Da quel mondo di cui vuole fare disperatamente parte. Passano gli anni, conditi da giornate piene di vicende, di primi amori, di paure e di speranze, come quella più grande, la speranza che presto la guerra finirà. Ma nessuno ha preparato Lia alla rabbia dei nazisti. Il 16 ottobre 1943, la comunità ebraica del ghetto di Roma viene rastrellata dalla Gestapo e i nazisti le ricorderanno che una ragazzina ebrea non ha il diritto di sognare, di sperare, di amare. Di vivere. Lia sarà deportata ad Auschwitz con la sua famiglia, e da quel giorno avrà inizio il suo incubo. Terrore, lavoro, malattie, camere a gas, morti. E determinazione. Quella che Lia non vuole abbandonare. Quella determinazione che vorrà usare per gridare al mondo di non dimenticare. Quella determinazione che brillerà nei suoi occhi quando il freddo sarà troppo pungente, quando la fame sarà lancinante, quando la morte sarà troppo vicina e quando sarà deportata in altri campi di concentramento.
Quella determinazione che le farà amare la vita, e che le ricorderà che anche le ragazzine ebree hanno il diritto di sognare. Perché non esistano mai più le casacche a righe, perché nessuno sia più costretto a vivere in base a un numero tatuato su un braccio o in base a una stella cucita sulla veste.
Perché dal cielo non cadano più le stelle.

pagine: 496

prezzo: 1.99 (ebook)

data di pubblicazione: 27 gennaio 2014 (Giornata della Memoria).

canale di distribuzione: Lulu



Breve biografia dell'autrice: sono nata nel 1987 e sin da quando ero piccola mi piaceva scrivere temi e racconti. Adesso la scrittura è la mia passione principale. Oltre a scrivere adoro leggere e sognare. Inoltre, viaggio non appena posso. "Quando dal cielo cadevano le stelle" è il mio primo romanzo.

io ancora non ho avuto il piacere di leggerlo, ma lo farò perché questi sono temi che vanno ricordati con rispetto e amore, verso quelle persone che per la stupidità dell'uomo hanno pagato con la vita e meritano do essere ricordato in eterno <3 e trovo molto "coraggioso da parte di queste due ragazze, parlare di questo argomento. Sono da stimare e il loro lavoro dovrebbe essere di esempio per molti <3


:. Shadowhunters Città delle anime perdute- Cassandra Clare .: Recensione

Lo so, non pistatemi di botte ahahahah sono rimasta assente per un po....( che mascalzona) purtroppo i vari impegni mi impediscono di usare il pc... comunque, bando alle ciance ^_^ voglio ripartire alla grande con voi e con il Blog con questa bellissima recensione.....a voi la trama ;-D


Jace è sparito, così come è scomparso misteriosamente il corpo del fratello di Clary, ovvero il figlio malvagio di Valentine, Sebastian. Lilith è stata sconfitta, ma dei due ragazzi non ve ne è traccia. Clary è disperata e lo stesso vale per Alec e Isabelle. Insieme e con l' aiuto di Simon, ora trasformatosi in vampiro con il marchio di Caino sulla fronte e con l' aiuto dello stregone Magnus, i ragazzi tentano di localizzare Jace ma inutilmente. Una sera però, Jace accompagnato da Sebastian arriva a casa di Clary gettando nel panico la ragazza, la madre Jocelyn e Luke. Clary si accorge subito che c'è qualcosa di profondamente sbagliato in Jace. Non è più lui, o perlomeno sembra posseduto e legato da Sebastian. Con orrore, inoltre, scopre che se ferisce uno, irrimediabilmente ferisce anche l' altro. L' unico modo per tentare di salvarlo è fuggire via con lui. E Clary farà proprio questo. Nonostante la presenza fissa e inquietante di Sebastian, Clary starà accanto al nuovo Jace tentando disperatamente di trovare un modo per liberarlo dal legame con il fratellastro. Nel frattempo, anche Alec, Isabelle, Simon e Magnus tenteranno tutto il possibile per trovare un'arma in grado di uccidere Sebastian e non Jace. Sperando che non sia troppo tardi.

Bene.....ci siamo tutti fin qui? allora, questo capitolo ho cercato di portarlo il più allungo possibile, non è un caso che ho deciso solo adesso di recensirlo. A luglio uscirà l'ultimo capitolo che è Città del fuoco celeste e non volevo aspettare troppo tra un libro e l'altro. Non voglio fare spoiler, èerché questo libro oltre che ad essere molto pesante rispetto agli altri va seguito passo passo. La Clare ci fa penare fino alla fine. In questo capitolo come letto nella trama, troviamo un Jace posseduto dal sangue di Sebastian. Quindi Clary parte alla ricerca di Jace pur restando in contatto mentalmente con Simon grazie a degli anelli che la regina Seeile aveva chiesto di rubare per lei. Ma le fate si sa, sono subdole e ogni loro mossa ha un suo perché. Il libro quindi si divide, non essendo scritto in prima persona. In ogni capitolo vediamo cosa succede ad ogni personaggio; e qui troviamo un Alex che non si comporta proprio benissimo nei confronti di Magnus......ma non vi dico il perché.....Simon; che dire, finalmente troverà la forza di confessare a Isabel i suoi sentimenti......o forse dovrei dire il contrario O.O Comunque, torniamo da Clary, che si trova in una villa lussuosissima con due fighi da paura ahahahahah Sebastian soffre di manie di solitudine, e questo lo avevamo capito, quindi cerca di comprarsi il cuore della sorella, con dolcetti e sorrisi da acchiappone. Io sinceramente sarei crollata....da buona amante del cattivo ragazzo, con Sebastian ci andrei a nozze ahahahah e ammetto che è il mio personaggio preferito ^-^ Ma i bei sorrisi di Sebastian come sappiano non restano cosi puri per molto...in primis perché vabbè lo avevamo capito tutti che vuole la sorella sotto altre spoglie, e come secondo perché stà organizzando il piano più malvagio di tutti i libri; superando anche il padre Valentine.......Mi fermo qui perché non voglio svelare troppo, ma il mio giudizio è che la Clare è stata un genio anche in questo capitolo. Troviamo anche della passione vera, ma, come da copione da sadica perenne lo tronca e ci lascia a bocca asciutta sul più bello ( tranne Maia e Jordan che lo fanno come conigli in continuazione ahhahahah ) povero Jace, a lui restano solo le docce fredde ahahahahah Spero che la recensione sia stata di vostro gradimento, e provvederò ad inserire le frasi migliori del libro...e non temet ci rivedremo presto.....moooolto presto...ho altri libri e film da recensire bbbbuuuaaaaaa <3 XOXOXOXOXOXO -Chiara-

p.s. Lo state leggendo il mio libro si????????o almeno avete intenzione di leggerlo si?????vi tengo d'occhio ahahahahahahahahah vi adoro <3 <3 lascio qui il link del Booktrailer