pensieri.parole.fantasia: :. Il cuore di un Dio .: mini storia parte 9

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martedì 24 settembre 2013

:. Il cuore di un Dio .: mini storia parte 9

<< lo sapevo che eri un tipo strano! e sapevo che c'entravi qualcosa li dentro! >> Lo aiutò a stendersi, sembrava esauto. << e io non credevo che un'umana potesse cacciarsi in pericoli di morte due volte in due giorni! >> Remus era arrabbiato, perché aveva esaurito le poche forze che aveva per proteggere di nuovo quella patetica umana. << sei il Dio della guerra no, se la cosa ti avrebbe fatto piacere potevi lasciarlo fare! io nn ti ho chiesto niente! >> La faccia di remus si storse. << invece di ringraziarmi è questo che mi merito! >> Di nuovo con quel suo dito provocatorio lo puntò dritto verso di lui. << senti un pò, di cosa dovrei ringraziarti, di avermi salvato anche se avresti fatto volentieri a meno. Sarai anche un Dio, ma questo non ti permette di essere irriconoscente e arrogante fino all'inverosimile >> << che succede qui? >> chiese Bryan che si affacciò assonnato alla porta. << Niente! >> Urlarono entrambi, e lui se ne andò a gambe levate. Remus per la prima volta nella sua vita si arrese, aveva trovato qualcuno duro e cocciuto quasi quanto lui. Come una sfuriata tra gattini la cosa sembrò finire cosi com'era cominciata. << puoi stare qui questa notte. Riposati >> Remus non obbietto, e la guardò uscire ancora un pò arrabbiata, ma con quel pigiama che la rendeva davvero buffa. Il mattino seguente Alissa si sevegliò con tutte le ossa della schiena che scricchiolavano. << dormito bene mio signore! >> Disse lei scherzosamente buttandogli il cusino che era caduto sulla testa. << perché se la cosa ti rende felice io ho dormito da schifo! >> Remus si stirò, allungando i muscoli delle braccia verso l'alto. << ora che mi ci fai pensare si....il tuo letto è davvero comodo. questo è quello che ti meriti per aver offerto a un Dio un posto squallido come quello per dormire! >> Il viso Di Lisy si contorse in una smorfia. << Ti dispiacerebbe uscire, sai vorrei cambiarmi! >> Remus si grattò il meno. << a dir la verità si, mi dispiacerebbe. Sai la mannina sono abiyuato a fare molta attività fisica >> Si altò dal letto intrappolando Lisy tra lui e l'armadio. << tu hai davvero, ma davvero dei seri problemi >> Lo spinse via << perché? perché provo a sedurti? in fin dei conti non sei proprio da buttare! >> La faccia di Lisy si disturse dalla rabbia. << stò per darti un calcio su quel tuo culo Divino..... >> poi pensò all'allusione del tutto inaspettata. << o grazie, lo hai notato anche tu! >> Se ne andò prima di fare qualche altra gaff involontaria. << sei assurdo! >> Urò dal bagno. << e tu una guastafeste >> Nel frattempo sull'olimpo Veridia non si dava pace. Guardava e riguardava lo specchio della terra, era convinta che lui non fosse più sull'olimpo. Erano due giorni che nessuno sapeva dove fosse, e nessuno spariva dall'olimpo senza lasciare tracce. Pericle la osservava e si struggeva con lei. Era riuscito a liberarsi per un pò di lui, ma era stato tempo perso, cosa sarebbe successo quando Remus sarebbe tornato? Non aveva concluso nulla con Veridia, ma dato che ormai il gioco era fatto avrebbe potuto far si che lei lo odiasse. Si, avrebbe usato questo gioco. L'amore ti fa fare cose stupide per chi ami, e Pericle voleva fare il gioco più sporco di tutti. Non appena Veridia si allontanò dallo specchio lui prese il suo posto. doveva trovarlo, e escogitare il suo piano di vendetta. Avrebbe truccato per fino lo specchio se necessario. Una volta che Veridia avrebbe odiato Remus nulla poteva tenerla lontana da lui. Una volta che Lisy si era cambiata Remus non la trovò più cosi buffa, al contrario. Il vestitino corto e bianco arrivava poco più su delle ginocchia. La cintura oro le faceva risaltare il colore dei capelli. << andiamo, usciamo! >> Lisy nn aveva lavoro quel giorno. << e dove vuoi portarmi? è un appuntamento? >> La segui fuori. << no, bhé in realtà si. Ma è un appuntamento di lavoro. In fondo non capita tutti  i giorni di incontrare il discendente di Ares no? la mia vena giornalistica freme di curiosità >> Con tutta l'eleganza  le porse il braccio. << si usa così dalle vostre parti no? >> Lisy sorrise. << veramente questo non si usa da un centinaio di anni >> Aveva colpito di nuovo il suo orgoglio, ogni volta che tentava di essere gentile lei lo affondava. Abbassò il braccio infilando le mani in tasca, ma lei si aggrappò al suo polso costringendolo a tirarlo fuori e stringendogli la mano. << non farti strane idee. non volevo farti fare la figura dello scemo! >> Cercava di non fissarlo, anche perché era diventata rossa come un pomodoro. << e dove mi stà portando giovane reporter? >> L'aria era tiepida, e il sole piacevole sulla pelle. << andiamo al parco, li è tranquillo, e si può parlare liberamente >> Non era da remus parlare di se, non gli piaceva avere persone che chiedevano del suo passato, soprattutto ad un umana, che non doveva neanche sapere della sua esistenza; ma ormai il gioco era fatto, e avrebbe risposto volentieri alle sue domande che sapeva erano sicuramente freccie rpventi e velenose.

5 commenti:

  1. Fantasetica come sempre!!!! Aspetto la prossima!

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    1. Grazie e scusatemi se utimamente sono assente ma ho poco tempo ma recupererò a costo di mettermici di notte ;-)

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    2. Grazie e scusatemi se utimamente sono assente ma ho poco tempo ma recupererò a costo di mettermici di notte ;-)

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  2. QUANDO CONTINUI??? l'attesa mi sta uccidendo Xo!!!
    Le tue storie sono la nostra vita (credo di parlare a nome di tutti quelli che leggono il tuo blog)! <3<3

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    1. ti chiedo scusa davvero, sono stata talmente impegnata che ho dovuto accostare qualcosa per poter fare tutto XD mi farò perdonare il prima possibile <3

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