pensieri.parole.fantasia: :. Il cuore di un Dio .: Mini storia parte 5

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martedì 13 agosto 2013

:. Il cuore di un Dio .: Mini storia parte 5

Pericle guardava lo specchio della terra da dove aveva lanciato il suo amico, una parte di lui era distrutto dal dolore per quello che aveva fatto, ma l'altra godeva come un matto, perché era quello che doveva fare per lei, perché l'aveva umiliata, e lui questo non poteva sopportarlo, non poteva sopportare di vederla piangere, non gli aveva dato altra scelta. Il tridente scomparse dal palmo delle sue mani e si voltò, non solo allo specchio, ma voltò le spalle a Remus. La zona industriale era una cappa di polvere, agenti della polizia invadevano le strade per impedire a tutti di passare. Ma Alissa era troppo furba, e aveva bisogno di soddisfare la sua curiosità di giornalista. Prese un mattone che era schizzato li nell'esplosione e lo scaraventò su una delle case abbandonate che erano li. << Aiuto!!Aiuto!!! >> Urlò lei. Il fracasso richiamò la polizia e gli altri giornalisti, che corsero veloce verso la sua direzione, mentre lei con grande furbizia oltrepassò la staccionata di sicurezza e si addentrò nella fabbrica abbandonata e ormai distrutta. La polvere le impediva quasi di respirare. Nell'aria si sentiva come un capo elettromagnetico, I capelli sembravano non stare apposto, come quando ti strofini un palloncino sulla testa. << Ma che diavolo è successo qui! >> Alissa iniziò a scattare foto nell'immensa area ormai devastata. Alzò la testa scattando anche dove un tempo c'era il tetto. Un grosso buco arrivava fino a terra. Sembrava che un meteorite si fosse abbattuto li. Più si avvicinata al buco più l'aria era carica di elettricità, provò a toccare una delle rocce che erano li accanto, e una scarica la scaraventò a terra. Si rialzò, i capelli dritti, sembrava uscita da un cartone animato. Senza farsi notare uscì dalla fabbrica, era un pò bruciacchiata ma niente di grave. Veridia quella sera era tornata negli alloggi di Remus, aveva sbagliato, lo riconosceva, e voleva scusarsi con lui. Entrò e aspettò allungo, ma di lui nessuna traccia. << strano! >> Disse lei entrando in armeria convinta di trovarlo li ma niente, di lui non c'era traccia. << Veridia! >> Disse Pericle che la vide uscire dagli alloggi di Remus. << Pericle, hai visto Remus, in casa non c'è >> Il viso di lui divenne duro, i suoi occhi blu erano diventati grigi e duri come la pietra. << no, non l'ho visto, ma non dovresti cercarlo. Forse è meglio se lo lasci stare, non va bene per te! >> Il viso di lei si fece gentile, ma aveva quella punta di acidità di quella  cui non interessava del parere di nessuno. << capirai anche tu quando ti innamorerai! >> Lo superò ma lui l'afferrò ad un polso. << è proprio perché sono innamorato che parlo cosi, ma non vuol dire che devi lasciarti trattare come una serva! >> Veridia non se ne era neanche accorta di quella sua mezza confessione, e scocciata del comportamento che stava prendendo lo lasciò li andando via continuando a cercare Remus. Non appena Alissa rientrò nell'appartamento si fece una lunga doccia, doveva togliersi di dosso tutte l'elettricità che si sentiva addosso. Era troppa, si sentiva esplodere, come un sovraccarico di buon umore. Il suo cuore pompava cosi forte che aveva paura gli scoppiasse da un momento all'altro. Scaricate un pò le batterie si buttò al computer per spedire l'articolo al giornale. " Stranezze e crateri o Armi inesplose? " Questo era l'articolo che aveva scelto per l'articolo. Proprio li un tempo giaceva una fabbrica di armi, forse qualcosa era scoppiato per qualche insensato motivo, ma poi ripenso al buco, e l'opzione del meteorite era quella che divenne più fattibile, anche se non si spiegava tutta quella concentrazione di elettricità dato che della fabbrica non ne era rimasto più nulla!. Fini subito l'articolo e lo inviò, con quello aveva fatto tombola, erano foto uniche, nessuno era entrato li tranne lei. Selezionò le foto per inviare quelle uscite meglio. Le inviò, ma si soffermò su una. Mise lo Zoom al massimo, e non credeva a ciò che stava guardando. Sotto lo strato di terra proprio al centro del buco spuntava qualcosa, e sembrava essere un pezzo umano, forse una mano. Le prese il panico, forse qualcuno era rimasto coinvolto nell'incidente. Prese il giaccone di corsa. Nell'uscire urtò contro Brad. << dove vai? è tardi, ho portato la cena? >> Non lo guardò nemmeno. << ho da fare, a dopo! >> Corse più velocemente possibile, aveva scordato le chiavi della macchina dentro, ma non poteva salire di nuovo. Prese la bici di Brad e pedalò il più velocemente possibile. Era buio, e la sua statura non molto alta le permise di entrare indisturbata. Non era sicura di ciò che aveva visto nelle foto per chiamare la polizia, e poi non poteva permettere che una notizia del genere le scappasse di mano. " Incidente mortale nella vecchia fabbrica " già aveva il titolo pronto, non poteva permettere di arrivare seconda se fosse stato vero. Una volta arrivata li l'aria era carica come sempre di elettricità, e di nuovo si senti come in preda ad una forte scarica di adrenalina. Scese il cratere, finché la forma a imbuto divenne più stretta. Scavò con le mani qualche centimetro di terriccio scuro, ma non c'era niente. Si sedette a terra. << e io che credevo fosse una mano! >> Disse buttando via un bastone. Il suo articolo era andato in fumo, ma qualcosa le tirò la caviglia verso il terreno. Alissa urlò a squarciagola arrampicandosi su quell'imbuto di terra. Un uomo tutto sporco e mezzo nudo era emerso mentre lei si dimenava per scappare. SI voltò, non voleva lasciarla andare. Lo abbagliò con il flash della macchinetta, e dandogli un calcio in piena faccia si liberò scappando via più che poteva. Si infilò diretta a letto impaurita, quella volta se l'era vista davvero brutta. 

6 commenti:

  1. tiiiiiiii pregoooooo, pubblica al più presto l'altra!!!!!!!!!!! NON RIESCO AD ASPETTARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Ti devo chiedere anche un'altra cosa sul conto del tuo libro, oltre che nelle librerie Feltrinelli, dove si può trovare? Non vedo l'ora di avercelo qui!! Già mi ci immagino incollata, con la faccia dentro alle pagine... e per farla breve non vedo l'ora di leggerlo!!!

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    1. Ahahah grazie...mi lusinghi!!ho avuto tanti post da fare e poco tempo..ma recupererò...cmq nelle altre librerie è ordinabile tranquillamente...appena la caaa esitrice mi da l'ok e la copia reale del libro ti faccio sicuramente sapere ;-)

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!! aiuto non ce la faccio più ad aspettare!!!!!!!!!!

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    1. La tua attesa finirà presto...questa aera la scrivo ;-) penso sul tardi xo!! :-*

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    2. Il post lo metto domani che ora mi è impossibile un bacione grande

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