pensieri.parole.fantasia: :. Il cuore di un Dio .: mini storia parte 2

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sabato 20 luglio 2013

:. Il cuore di un Dio .: mini storia parte 2

Veridia si pettinava i lunghi capelli color grano, aspettava la notte come se stesse aspettando della dolcissima Ambrosia. Dalla camera della sua enorme casa in marmo si riusciva a vedere la sala delle armi, e Remus era li, si allenava con Pericle. Lo scudo era pesante, lei lo sapeva bene, eppure lo alzava come se fosse un pezzo di cartone. Perle di sudore gli imperlavano la fronte, nei suoi occhi si vedeva la passione con il quale faceva ciò per cui era stato creato, distruggere e infondere paura. C'erano molti figli di Dei sparsi in tutto il globo, i cosi detti semidei, ma solo i prescelti venivano guidati nell'olimpo e resi immortale dal dolce nettare degli Dei; e lui era quello che si avvicinava di più al suo creatore, Ares. << mia signora, è pronto! >> Disse una serva chinando la testa. Si tolse la stola sottile e soffice come la sete. Si immerse nella vasca piena di latte e cosparsa di petali di rosa. << perché il latte mia signora? >> Chiese la serva incuriosita. << una volta una principessa sulla terra usava questi speciali bagni per rendere la sua pelle più morbida e liscia, si chiamava Kleopatra, e come lei stò lottando per prendere un cuore che mi appartiene! >> A lei piaceva guardare cosa accadeva sulla terra, anche se non andava pazza per gli umani. Era la Dea dell'amore, e amava solo il fatto che sulla terra tenevano a quel sentimento proprio come la bellezza. << Sei fuori allenamento Pericle! mi deludi >> La voce di Remus era serena e tranquilla. << non sono io a essere debole, è la tua follia che mi impedisce di muovermi >> Pericle era a terra, ma lui non aiutò l'amico a rialzarsi. Guardò sul balcone, l'immagine di Veridia si rintanava nella sua grande casa. Pericle si limitò ad osservarla. << Non trovi che sia perfetta? >> Remus stava pulendo la lama della sua spada. << è la Dea della bellezza, che cosa ti aspettavi? >> Pericle odiava quando faceva cosi. << hai l'occasione di avere l'amore della Dea più bella dell'olimpo, sono pochi i degni di lei, e tu la tratti come se fosse.. >> Si bloccò, lui non si arrabbiava mai, ma quando si trattava di lei tutto spariva, e soffriva nel vedere che veniva trattata come una poco di buono. << se ti preme tanto perché non vai da lei, a me non fa differenza >> Pericle scattò, e lo afferrò per il collo stringendo forte. << devi smetterla di trattarla cosi! >> Remus gli fece lo sgambetto sedendosi su di lui la lama era schiacciata sulla gola del Dio del mare. << non sei tu a dirmi come devo comportarmi, è lei che cerca me, SEMPRE, io le do solo quello che desidera. Non sfogarti con me se sei un codardo senza spina dorsale, prenditela con te stesso. Io della mia vita faccio ciò che voglio, e non mi importa niente degli altri sono stato chiaro! >> Pericle non lo guardò nemmeno, si limitò a scansarlo, andandosene nei suoi appartamenti a leccarsi le ferite. Qualche ora dopo Remus rientrò nella sua dimora, la casa era arredata in colori caldi, sul rosso e marrone, sparsi nell'atrio scudi e lance di tutti i tipi. la sua camera da letto dava su una cascata che cadeva nel vuoto, quel rumore era la sola cosa che lo distraeva dalle migliaia di urla e gemiti che la guerra scatenava sulla terra. Si tolse l'armatura, sul petto cicatrici di antiche battaglie, ma una era quella che ricordava più di altre. Si toccò il cuore, dove una cicatrice profonda segnava quello che una volta era amore e che subito dopo divenne odio e morte. Non ci volle molto, la mezzanotte era appena scattata e sul davanzale della finestra leggiadra come non mai c'era Veridiana, che rossa in volto come ogni volta si avvicinava timidamente alle sue labbra. << ho atteso questo momento per tutta la giornata >> Ripensò alle parole dell'amico, si, aveva un animo freddo, ma non era sordo. Tentò in tutti  i modi di dirle una parola carina, una frase dettata dal cuore, ma non ci riuscì, la sua era solo lussuria, e con tutta la passione che il suo corpo riusciva a concepire la fece di nuovo sua soddisfando un bisogno, ma svuotando i suoi sentimenti. La sua pelle era morbida come la seta più pura, i capelli biondi odoravano di frutti di bosco appena colti. Un uomo normale sarebbe morto volentieri tra quelle braccia, ma lui no, cercava solo un modo per distrarsi e far tacere le voci nella sua testa. 

5 commenti:

  1. Bellaaaaaaaaaa!!!!!!!! Quando pubblicherai la prossima parte??

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    1. Ciaooooooo appena mi libero mi metto a lavoro..... ^_^ ho un polso fuori uso...ho la tendinite...xo la pubblicherò presto un bacione :-*

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  2. MI DISPIACE!!!!!!!!! ;( Rimettiti presto, baci!!!! ^.^

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  3. Come va? Stai meglio della tendinite?

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    1. Molto meglio grazie...ancora un pò dolorante ma devo scrivere xke stò soffrendo ahahhahah al massimo domani è sul blog la 3parte ^_^

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