pensieri.parole.fantasia: :. la guardiana e la creatura errante mini storia parte 8 .:

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sabato 27 aprile 2013

:. la guardiana e la creatura errante mini storia parte 8 .:

Tornando a casa i genitori di Melany non chiesero spiegazioni del suo ritardo da scuola; e se anche lo avessero chiesto avrebbe di sicuro detto una bugia; non dovevano sapere cosa fosse Jared, e neanche cosa era in grado di fare ora lei. Avrebbero ucciso lui e sfruttato lei fino alla fine. Mel non riusciva a credere a ciò che era successo in quella giornata; aveva trovato l'amore, aveva trovato delle verità a lei nascoste e aveva trovato se stessa. Il giorno seguente a scuola Darren guardava Mel con sospetto e rabbia. Aveva quell'aria di chi voleva fare qualche cosa i brutto e non le piaceva affatto. Jared la avvolse con le braccia. La fece sussultare tanto era presa dai suoi pensieri. -  CIAO - Le braccia di lei si intrecciarono sulle sue spalle. Non voleva peggiorare la situazione con Darren; ma non riuscita a stare lontano da lui. Le loro labbra si incontrarono. -  IL BUONGIORNO PIù BELLO  DELLA MIA VITA - Mel si voltò di nuovo a guardare Darren che era furibondo. - CHE NE DICI DI SALTARE LE LEZIONI OGGI, è UNA BELLA GIORNATA, ANDIAMO IN SPIAGGIA - Con i sorriso stampato sul viso acconsentì. Melany lo portò in un luogo isolato, solo chi sapeva del posto poteva arrivarci. Buttarono le borse a terra. -  C' E' QUALCHE COSA CHE TI TURBA? - Disse lui intrecciando le mani nei suoi capelli. - NO, TUTTO BENE! - Mentì lei. Jared era sul punto di farle altre domande per farle sputare il rospo, ma lei lo anticipò. - GUARDA -  Mel allungò una mano sulla sabbia, una folata di sabbia si alzò leggiadra sul palmo della sua mano, si muoveva come se fosse viva. La ragazza si concentrò e la sabbia prese forma di un tritone; prese la forma di Jared. Lui rimase a bocca aperta. Jared sapeva che era speciale, e se ne rendeva conto minuto dopo minuto. - MA CHE DIAVOLO FATE - Darren li interruppe. l'immagine nitida e quasi reale di Jared cadde a terra tornando misera sabbia. -  TU CHE DIAVOLO CI FAI QUI - Darren scese dagli ultimi scogli fronteggiando Jared. - SAPEVO CHE NON ME LA RACCONTAVATE GIUSTA, SAPEVO CHE NON ERAVATE NORMALI - I pugni di Jared si strinsero. Lui sapeva che non potevano essere riconosciuti, loro; il resto del mondo non dovevano sapere della loro esistenza. - GUARDA GUARDA, UNA RIUNIONE SEGRETA, E NON SONO STATO INVITATO - Felix arrivò spavaldo, la chioma nera tagliata corta, più corta dell'ultima volta che si erano incontrati. A Mel faceva paura anche solo guardarlo. - Felix, non è il momento, lascia perdere  - Jared spinse Mel dietro di se. - E' UNA FACCENDA PRIVATA BELLO, CAMBIA ARIA - Felix sorrise, non era di certo il tipo di atteggiamento da prendere con uno come lui. - E IO CHE CREDEVO CHE STESSI MOLESTANDO IL MIO FRATELLINO -  Darren si avvicinò. - VUOI PRENDERE TU IL SUO POSTO - Felix non se lo fece ripetere due volte, lo aggirò e il grosso pungiglione usci dal suo polso, puntandoglielo sotto il mento. - COME TI SENTI AD ESSERE LA VITTIMA? TI PIACE? - Mel usci da sotto il braccio di Jared. - NO! - Disse portandosi le mani alla bocca. Guardò Jared e rimase sorpresa che non si mosse. - NON ESSERE STUPIDA, CONOSCE IL NOSTRO SEGRETO, LO DIRA' A TUTTI - Mel sapeva che aveva ragione, ma non poteva uccidere una persona, anche se era la più odiosa come Darren. - HO DETTO NO - la voce di lei tremò mentre Felix continuava ad affondare piano il pungiglione. Iniziò a tremare forte, il cielo si oscurò e con un tornado enorme catapultò Felix in acqua come fosse una piuma. Darren corse via e Felix lanciò lontano le sue spighe ma non lo colpì. - TUTTO BENE - Le chiese il tritone buono con aria ansiosa. Lei annui. - PERCHE' NON L'HAI BLOCCATA - Urlò Felix a suo fratello. l'acqua lo aveva cambiato, i tentacoli bianchi come l'avorio uscivano dall'acqua rabbiosi. - SAI COSA SUCCEDERA' ORA - Andò via furioso lasciando i due a loro stessi. - PERCHE' NON MI HAI AIUTATA? - Chiese lei quasi mortificata. - PERCHE' FELIX PURTROPPO AVEVA RAGIONE, NESSUNO DEVE SAPERE DI NOI, PERO' NON VOLEVO MACCHIARMI DI SANGUE, ANCHE SE DI UN VERME - Jared era smarrito, voleva difendere la donna che amava, ma allo stesso tempo non voleva uccidere. Mel sembrò capire, anche se indignata per il suo comportamento. Tornarono verso casa di Mel, alla porta c'era Darren -  BRUTTO IDIOTA - Ascoltarono la conversazione, e ne usci che Darren non era altro che un guardiano mandato a sorvegliarla. Mel tra lo stupore e il dolore capì che la sua vita non era stata altro che una prigione. - NON E' VERO - Mel si attaccò alla maglietta di Jared e pianse. - ANDIAMO VIA, QUI NON SEI AL SICURO - Le baciò teneramente la fronte. - E DOVE ANDIAMO? - Chiese arresa. - AL MOMENTO FELIX NON TI DARA' FASTIDIO ORA SEI PASSATA IN SECONDO PIANO, VERRAI A CASA NOSTRA - Melany non obbiettò, se Felix voleva ucciderla sarebbe stata già morta. Ora era diventata il nemico, e doveva stare con quelli che l'amavano davvero, non era una guardiana come credevano tutti, era diventata a tutti gli effetti una creatura errante. 

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