pensieri.parole.fantasia: :. LA GUARDIANA E LA CREATURA ERRANTE....mini storia parte 7 .:

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venerdì 19 aprile 2013

:. LA GUARDIANA E LA CREATURA ERRANTE....mini storia parte 7 .:

Le mani di Jared si intrecciarono a quelle di Melany, lei era agitata, ma in quel momento vedeva solo quelle due mani fuse in una, si sarebbe affidata completamente a lui senza battere ciglio. Sentiva l'erba correre veloce sotto i loro piedi. Si trovarono di fronte ad una altura, accanto a loro una cascata che produceva un rumore assordante. -  TI PORTERO' CON ME IN UN LUOGO SICURO! - Le urlò all'orecchi. Mel annui e in un secondo la avvolse tra le sue braccia, fu un secondo, e nell'istante in cui degli aghi si scagliavano verso di loro come frecce si buttarono nel vuoto. Mentre cadevano Mel vide Felix sulle rocce, ma non li segui. Lo schianto fu assurdo, Melany sbracciava per trovare la superficie e prendere ossigeno. Respirò affondo e sotto di lei la luce iniziò a brillare di un verde intenso e grandi bolle salirono a galla, subito dopo accanto a lei emerse una mano che la trascinò di nuovo sotto. Mel si divincolò da quel tocco, ma era troppo frastornata. Jared le prese il viso tra le mani. Solo allora si rese conto che si era trasformato. Stava ammirando la sua potente e elegante coda quando il suo viso premette di nuovo contro il suo facendole dimenticare tutto. I suoi polmoni si riempirono di nuovo di aria, e per lei fu più facile concentrarsi su quello che stava accadendo. Jared guardava preoccupato Mel, sperava che non si fosse fatta del male, non se lo sarebbe mai perdonato, sapeva che Felix non li avrebbe seguiti la giù, era più veloce di lui, non avrebbe avuto il tempo di trasformarsi. Sapeva che l'avrebbe messa di nuovo in pericolo. Si avvicinò leggiadro come una piuma, tolse dal viso di Mel i candidi capelli quasi bianchi che aleggiavano in quel blu notte. Non appena guardò i suoi occhi vide che era tranquilla, e cercava di trattenere più fiato che poteva. si avvicinò a lei, le diede ancora ossigeno, non voleva che svenisse, la caricò sulle spalle e schizzarono via. A Mel sembrava quasi di volare, voleva aprire le braccia, ma aveva paura di perdersi in quella notte, anche se sapeva che lui non lo avrebbe permesso. Si voltò a guardare la pinna verde trasparente che si muoveva veloce creando splendidi vortici argentati intorno a loro. Al chiarore della luna le squame scintillavano come smeraldi. Li sotto era tutto un'altro mondo, tutto silenzio e oscuro. Le mani di Jared le toccarono la schiena scoperta, per assicurarsi che fosse ancora li. A jared non pareva vero di portarla con se, era una situazione strana e pericolosa, ed era vero, ma non poteva non pensare a lei cosi vicina a lui. Arrivati a destinazione riemerse. Melany prese un lungo respiro. Ci mise un pò a capire dove si trovassero, ma lo stupore fu assoluto. Erano nella bocca di un antico vulcano, in alto dall'apertura a cono si vedeva il sorriso della luna che illuminava il cielo notturno, tutto intorno a loro c'era un prato verde con erba bassa che entrava fin dentro l'acqua, sembrava il paradiso; e poi l'acqua era calda. - Jared! - chiamò lei non vedendolo più accanto a se. - ECCOMI, SONO QUI - Due braccia la sorressero portandola a bordo tra la roccia verde e l'acqua, in modo che potesse poggiarsi. Mel guardava Jared come se non avesse mai visto nulla di più bello. I capelli gli ricadevano dietro le orecchie incorniciati da quello sguardo blu più bello che mai. - SO CHE è DA PAZZI PENSARE QUESTO MA...... è STATA LA COSA PIU' BELLA DI TUTTA LA MIA VITA - Jared sorrise togliendole delle ciocche di capelli dal viso. - NEL MIO ELEMENTO SEI ANCORA PIù BELLA!, SICURA CHE NON SEI UNA SIRENA - Melany gli prese il viso e presa dall'euforia lo baciò, cosi istintivamente, con la sola voglia di sentire la sua presenza addosso. Come succedeva sempre quando si avvicinava a lui vortici d'acqua si alzarono tutto attorno a loro. Jared si allontanò. - ILLUMINAMI, NON SEI SOLO UNA GUARDIANA VERO? - Melany a malincuore lo lasciò, e gli raccontò che era stata abbandonata appena nata perché non aveva manifestato i poteri tipici degli elfi del bosco e che I suoi attuali genitori l'avevano presa con loro, credendo che gli sarebbe stata utile come guardiana, ma cosi non fu visto che i suoi poteri non si erano mai manifestati cosi fortemente come oggi. Jared anche se ormai intuiva ciò che era Melany rimase di sasso, non esistevano molti elfi del bosco, gli parve strano che fosse stata abbandonata, loro erano molto protettivi con i loro figli, anche con quelli più deboli, li addestravano con quello che la natura gli offriva e Mel non sembrava affatto incapace e impotente; ma non disse nulla, c'era qualche cosa che i suoi genitori non le avevano detto e lui non voleva turbarla. - QUINDI ANCHE TU SEI UNA CREATURA ERRANTE! - Mel sorrise timidamente. - DA OGGI SI, A TUTTI GLI EFFETTI! - Ora Jared si spiegava il perché Felix la voleva, L'anima di un elfo è più dolce e carica di energie di qualsiasi altra creatura, e visto che è una rarità incontrarne una non voleva di certo farsela scappare. - TU SEI DIVERSO DAGLI ALTRI TRITONI CHE HO AIUTATO A UCCI..... CHE HO VISTO! - Si corresse prima di doversi tagliare la lingua. - DIVERSO? QUESTO VUOL DIRE ESSERE UN TRITONE! - Mel era dubbiosa. - IO SAPEVO CHE TUTTI I TRITONI AVEVANO ACIDI VELENOSI E TENTACOLI, DI CERTO NON AVEVO MAI VISTO UN TRITONE COSI BUONO E CON UNA CODA COSI BELLA... - purtroppo le idee di Jared trovarono fondamenta, Melany era cresciuta con l'idea sbagliata che la sua famiglia di guardiani le aveva dato; e cioè che tutte le creature erranti erano spaventose e pericolose, ma la realtà era che loro erano solo dei mercenari, e uccidevano qualsiasi creatura, sia buona che cattiva. - QUELLI DI CUI PARLI SONO I FIGLI DI SCILLA, UNA DIVINITA' MALIGNA E NEMICA DEI MARINAI....LA LORO NATURA è LEGATA ALL'ASSUNZIONE DI ANIME, PIU' ANIME PRENDI A TE PIù LA MALEDIZIONE DI SCILLA TI TRASCINA VERSO L'OBLIO...RIDUCENDOTI SCHIAVO DELLA FAME - Mel non sapeva cosa dire, non le avevano mai detto questo. lei sapeva che tutte le creature erano cattive, ma a quanto pare si sbagliava. - QUINDI TU NON PRENDI LE ANIME UMANE? - Una scintilla scatto nella mente di Melany, era la prima volta che pensava a lui in modo cattivo, anche se sapeva che era un tritone, non ebbe paura anche se non sapeva questa versione della storia, si era semplicemente fidata del suo istinto. - NO, NON LE PRENDO, DELLE VOLTE MI DIVERTO A INCANTARE QUALCHE BELLA RAGAZZA MA NIENTE CENA A BASE DI ANIME - Jared voleva allentare la tensione, e ci riusci. Mel iniziò a sorridere alla sua battuta. Nel candido abbraccio dell'acqua tiepida mentre le labbra di lei si avvicinarono di nuovo a lui successe una magia. - GUARDA - Le sussurrò lui. Come prima la vegetazione era aumentata, più lei rideva e stava bene più la natura cambiava. Intorno a loro danzavano leggiadre e luminose migliaia di lucciole che illuminavano la caverna incorniciando quel momento come se la natura volesse unirli cosi in quel abbraccio tra mare e terra. - QUINDI IO SONO UNA DI QUELLE RAGAZZE - Disse accorgendosi che abbracciata a lui danzavano ruotando nell'acqua tra vortici e scintille. - NO, QUESTA VOLTA SEI STATA TU A INCANTARE ME, SEI TU LA VERA SIRENA - Si poggiò sul suo petto con quello spettacolo quasi fatato che aleggiava intorno a loro e il battito del suo cuore come colonna sonora di quel ballo vero e incantato.

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