pensieri.parole.fantasia: mini-storia" destino (la rinascita) " .....parte 2

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sabato 8 settembre 2012

mini-storia" destino (la rinascita) " .....parte 2


Il sole stava calando e solo allora mi resi conto che brividi di freddo scorrevano sulla mia pelle. Mi raggomitolai su me stessa cercando di non disperdere il calore, e non potevo fare a meno di guardarlo. Più lo guardavo,quello sconosciuto cosi affascinate, più nella mia mente sorgevano domande. Chi era?, da dove veniva?, e cosa più importante , come è sopravvissuto a quella caduta? e come ha potuto creare un cratere cosi enorme!. Da lontano un rumore mi fece abbandonare il filo dei miei pensieri. Mi alzai e un motoscafo si avvicinava verso l'isola. il cappellino nero e blu di Rayan mi fece provare tranquillità. alzai la mano, lui ricambio. Si avvicinò piano all'isola, il suo sguardo nero era curioso e con mani allargate si avvicinò. <<cosa fai qui con questo tempo? >>. Disse scocciato e preoccupato mentre si avvicinava ancora. << ho bisogno del tuo aiuto >>. Mi spostai davanti al corpo che stavo proteggendo. il suo passo si fece più veloce e si chinò verso di lui. << e lui chi diavolo è? >>. Mi domando fissandomi intensamente come per rimproverarmi. << non so chi sia, l'ho trovato qui, ero venuta a fare una nuotata e ho notato lui sdraiato sulla spiaggia e ti ho chiamato >>. Non potevo di certo dirgli che lo avevo visto precipitare dal cielo!. <<dobbiamo chiamare la polizia >>. Prese il telefonino, ma lo bloccai prendendolo e tenendolo stretto al petto. << non chiamerai nessuno, se non si sveglia chi credi che verranno a cercare? >>. Sospirai. << non ha nulla di rotto, aspettiamo che si riprenda e ci faremo spiegare cos'è successo >>. Era una situazione troppo strana, non potevo permettere che la polizia si immischiasse. << e cosa vuoi fare, vuoi accamparti qua! >>. Gli porsi di nuovo il cellulare. sospirai forte. << lo porteremo da me, tanto non c'è nessuno! >>. Era l'unica cosa che mi venne in mente. Non potevamo di certo restare la a gelarci. << cosa!!! >>. Si tolse il cappello, grattandosi la chioma castano scuro. << tu sei fuori, potrebbe essere un assassino o un ladro, che ne sai! >>. Non amavo essere contraddetta, ero tutto tranne che paziente e gentile quando mi si impediva una cosa. << è ferito, non lo lascerò qui, non ti ho chiesto il permesso ma un favore!, sei con me?, sai che lo farò comunque, solo che da sola ci metterò più tempo >>. Continuò a girarsi in torno, le mani lungo i fianchi stringevano i pugni nervosamente. << questa storia non andrà a finire bene già lo so >>. Disse chinandosi e mettendosi in spalla lo straniero. Sorrisi, sapevo che non mi avrebbe abbandonato. << ti ringrazio >>. Posai una mano sulla sua spalla. il suo sguardo si addolcì subito come se lo avessi ipnotizzato. << sei la solita combina guai! >>. Sorrisi di nuovo mentre ci imbarcammo e ci dirigevamo verso la spiaggia. casa mia era proprio li all'inizio della spiaggia bianca all'orizzonte. entrammo in casa i miei erano in vacanza, erano partiti due giorni fa per una crociera di un mese quindi avevo via libera su tutto. Rayan lo poggio sul divano a 4 posti nero che era in sala. << dio mio quanto pesa >>. Poggio i palmi sulle cosce respirando affondo. << grazie Rayan, non so come ringraziarti >>. Mi guardò di traverso. << vuoi che resti qui? >>. Scossi la testa. << non credo di correre pericoli cosi come è conciato, se ho problemi ti chiamo ok! >>. Lo riaccompagnai alla porta, mi salutò sospettoso e andò via continuando a voltarsi all'infinito.

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