pensieri.parole.fantasia: mini storia..destino ( la rinascita)....parte 5

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mercoledì 19 settembre 2012

mini storia..destino ( la rinascita)....parte 5



Nella mia mente tutto si offuscò....non riuscivo a capire più niente, lui, il ragazzo che mi aveva rapito il cuore con uno sguardo era in realtà l'artefice della mia sofferenza, l'assassino di mio fratello.... Scesi le scale l'aria era gelida, il vento frustava i capelli biondi contro il mio viso pallido e senza espressioni, se non quella dell'odio e del dolore. << è stato lui a farti soffrire Iris, ti ha portato via da tuo fratello >>. Michele si avvicinò a me, le sue candide ali si aprirono dietro di lui. << non dovevano morire, e tu lo sai >>. Samael si rialzò sputando del sangue dalla bocca, ma venne atterrato nuovamente. << come hai potuto, hai salvato me e non lui, solo perché provavi qualche cosa per me, sapevo che era stata colpa mia la sua morte >>. Non sapevo esattamente con chi stavo parlando, forse stavo semplicemente parlando a me stessa. Mi avvicinai a lui e con uno schiaffo feci roteare il suo viso dai morbidi ricci. I suoi occhi di smeraldo si chiusero. << mi dispiace >>, riusci a dire abbattuto e a tesata bassa ancora in ginocchio davanti a me. << potrei proporti un patto >>, Michele si avvicinò a me e mi mise in mano un pugnale dal manico argentato e a forma di piuma. non era un semplice pugnale, la sua lama era incandescente, la luce più pura che avevo mai visto. << perché non lo uccidi tu, poi la tua anima sarà libera di tornare dal tuo amato fratello come doveva essere >>. Le sue parole entrarono nella mia mente come una spada affilata, come se tutto il resto era scomparso e c'era solo quella lama tra i miei pensieri. mi avvicinai di nuovo verso Samael l'angelo della morte che mi aveva privato della mia felicità. Presi i suoi ricci tra le mani e portai il suo collo indietro. La lama si poso leggera sulla sua gola e del sangue usci facendo poca pressione. Mi bloccai, perché non faceva resistenza?, si sarebbe fatto ammazzare cosi senza reagire. << mi dispiace Iris, ti  ho privato della felicità, e non obbietterò, se questo è il giorno della mia morte, ben venga, non riuscirei a vivere sapendo che la persona che amo mi odia, quella sarebbe peggio della morte >>. "la persona che amo", quelle parole mi fermarono il cuore, e la lucidità riprese il controllo della mia mente. Ma cosa stavo facendo, stavo per uccidere una persona, quella non ero io, per quanto dolorosa sia stata la mia vita non potevo decidere io chi doveva morire. La presa del pugnale si fece più morbida poggiai le mie labbra sulla ferita di Samael. Il sangue si mischiò alle mie lacrime e non appena toccai la sua ferita in un flash mi ritrovai in un altro mondo. Quando tornai nel mio mondo mi era tutto chiaro, ero entrata nei ricordi di Samael e adesso mi era chiaro del perché non potette salvare Andrew....Michele aveva ucciso per vendetta un angelo e per riportare l'equilibrio doveva prendere delle anime pure per compensare la perdita. Vedevo e sentivo tutto, compreso il sentimento che provò la prima volta che mi guardò e mi riempi il cuore di gioia, non era stata colpa sua, stava solo facendo ciò che era giusto e Michele voleva farmi uccidere l'unica persona che ero riuscita ad amare dopo mio fratello. La rabbia ribolli nelle mie vene, Samael capì che ora sapevo tutto eppure il suo sguardo era ancora triste. Strinsi forte la presa del pugnale e girandomi di scatto lo lanciai con tutta la forza contro Michele. Sorrisi quando vidi il suo sangue rosso rubino macchiare i suoi vestiti, e sorrisi ancora di più quando il suo viso colmo di stupore si posò su di me e sulle enormi ali nere di Samael che si spiegavano quasi provenissero dalla mia schiena. << sei morto! >>, fu l'unica cosa che dissi.

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