pensieri.parole.fantasia: il risveglio della luna....mini storia parte 5

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giovedì 1 novembre 2012

il risveglio della luna....mini storia parte 5

Il cielo si copri di nubi fitte  e scure, mi confondevo quasi nell'oscurità, eppure ci sentivo e vedevo benissimo come fosse giorno. le fauci aggressive di Eleonor brillavano rabbiose verso di me. Scattai in avanti per poterla addentare direttamente al collo, ma mi schivò ad una velocità assurda. Mi prese alle spalle quasi come un fantasma, le grandi e possenti braccia mi stritolavano il petto. Con una testata riuscii a liberarmi. Le ringhiai contro, un ululato di pura e semplice rabbia, rabbia allo stato puro e con la forza di un carro armato. Abbassò per un secondo la testa, e poi corse lontana, la sua velocità era incredibile, per quanto andavo veloce non riuscivo a starle dietro, arrivai al confine in pochi minuti, ma di lei avevo perso le tracce. Mi ero stancata parecchio ed ero ferita ad un braccio, dovevo nutrirmi e dovevo farlo prima dell'alba. Mentre sventravo un gregge di pecore che avevano un sapore orribile e disgustosamente acre sul mio palato che ormai aveva assaggiato il dolce sangue umano i miei pensieri andavano solo ad Eleonor, dovevo ucciderla, mi stava mettendo in mezzo ad una storia che non mi apparteneva, mi stava dando le sue colpe mentre lei si nutriva a più non posso, dovevo smascherarla a tutti i costi e mi serviva l'aiuto di una persona, l'unica persona che non mi credeva. Jake. Mentre affondavo i denti nella cruda carne i miei pensieri si accavallavano per trovare il metodo giusto per farla fuori e alla fine ci arrivai, ma dovevo rientrare in città a mio rischio e pericolo, e trovare un esca per Eleonor. La trasformazione mi fece ritornare umana, ero sotto un albero appena fuori il paese. Presi un vestito che era attaccato ad un filo alla prima casa che notai e di vicolo in vicolo cercavo di arrivare a casa senza farmi vedere da nessuno. Entrai dalla finestra della mia casa, e mi cambiai, feci tutto di corsa, non potevo permette che trovassero la mia scia. Presi uno scialle e lo attorcigliai sulla testa per non farmi riconoscere. andai in piazza, cercavo qualcuno dal sangue dolce, un tipo di sangue che ti fa venire la bava alla bocca. annusai per un pò in giro, e alla fine lo trai, un ragazzo sulla 20, era alto, bello, e il suo sangue richiamava la mia sete come il dolce canto della sirena. La cosa più bella dell'essere lupo mannaro da quello che avevo capito era l'essere predatore, avrei avuto tutto ciò di cui avevo bisogno solo sbattendo le palpebre, il nostro odore era chimicamente perfetto per attrarre a noi le nostre prede se solo lo volevamo, e io adesso lo volevo. Come se mi avesse letto nel pensiero si volto verso di me, lo fissai nel modo più accattivante possibile e non appena fui sicura che non avrebbe staccato i suoi occhi da me mi infilai nel vicolo dietro di me. Contai a retroso tre secondi, e quando arrivai a zero, lui era proprio davanti a me. << ehi, ciao, sei nuova di qua? >>, chiese lui con voce dolce. << ho bisogno del tuo aiuto >>. Pendeva dalle mie labbra che continuava a fissare intensamente. << qualunque cosa! >>. mi dispiaceva ciò che gli stavo facendo ma ne valeva della mia vita.  Chiusi gli occhi per dargli un bacio e non appena si avvicinò gli diedi un pugno in pieno viso facendolo svenire a terra. << ti chiedo scusa, ma è per una buona causa >>. Mentre lo tiravo su mi resi conto di aver tirato troppo forte, e dalle sue labbra usci una piccola gocciolina di sangue. Dovevo restare calme,e cercare di non perdere il controllo, non volevo fargli del male, e non volevo farne a nessuno mai più. Chiusi gli occhi e stringendo forte la mano sul mio cuore palpitante cercai di tenere a freno la bestia che cercava n tutti i modi di uscire. mi sedetti accanto a lui non appena riuscii a trattenere la fame e aspettai che classe il sole per mettere in atto il mio piano, l'unica cosa che speravo era di non perdere il controllo e mandar e tutto all'aria, era la mia unica possibiltà di salvezza, che alla fine era un arma a doppio taglio, visto che potevo essere salvata dalla sola cosa che desideravo più di tutto.....il sangue. Il sole calò, e dopo qualche ora i denti iniziarono di nuovo a farmi male, era ora di mettere in atto il mio piano. Sapevo che Eleonor attivata la trasformazione sarebbe uscita dal paese, e dovevo fare in modo di far uscire Jake dalla sua prigione e spingerlo da lei, speravo solo di essere abbastanza veloce, il tempismo era tutto.

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