pensieri.parole.fantasia: sangue chiama sangue.....mini storia parte 4

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venerdì 30 novembre 2012

sangue chiama sangue.....mini storia parte 4

La guardai mentre il viola dei suoi occhi diventava sempre meno acceso, si pulii il viso dal sangue in eccesso, e sul suo braccio non vi era più alcuna ferita, ero scioccato e incuriosito al tempo stesso. << come ti chiami?>>, le chiesi prendendole il polso quasi per toccare con mano quel "miracolo". << Il mio nome è Syria >>. Toccando la sua pelle fredda non potè non tornarmi in mente ciò che avevo letto nel suo sangue, ma c'era qualche cosa di sbagliato, qualche cosa che non tornava. << il mio nome è Calsifer >>. non le parve strano il mio nome, sicuramente aveva capito che ero in circolazione da tanti anni sulla terra. << cos'hai visto di preciso nel mio sangue >>. chiusi gli occhi e come se stessi guardando un film le immagini presero vita. Vedevo con i suoi occhi, era come se mi trovassi li. << ho visto te, tuo padre, tanti tubi intorno al tuo corpo, e sangue, una marea di sangue >>. Abbassò la testa come se stesse per piangere. la accolsi tra le mie mani, era la creatura più forte che conoscevo eppure sembrava quasi che stesse per dissolvedi tra le mie mani, come se stesse per cadere frantumandosi in mille pezzi. << Il giorno che sono diventata cosi, è stato il giorno in cui sono morta e tornata in vita. >>. Ci spostammo in un appartamento abbandonato al piano di sotto e accendemmo il fuoco nel vecchio e polveroso camino. La feci accomodar e mi sedetti accanto a lei. << continua >>, la incitai. << sono cosi da quando mio padre diede inizio a questa follia di sangue vampiro, erano anni che studiava voi, il vostro sangue il vostro modo di guarire, e non appena ne trovò uno, bhè lo sai come fini, guari tutti dalla vecchiaia e dalle malattie. Io ero malata a quel tempo, molto malata, io ero pronta ada andarmene ma lui non voleva lasciarmi andare, ricordo solo che una notte ero stesa sul letto della mia camera, e fissavo mio padre consapevole che di li a pochi istanti mi sarei spenta, chiusi gli occhi, ero morta, nessuna luce, niente, solo il vuoto. Pi un giorno di punto in bianco tornai a sentire, sentivo tutto e anche di più. aprii gli occhi, mio padre era disteso accanto a me su un letto freddo di acciaio, tubi di tutti i tipi mi uscivano dal corpo, gli occhi bruciavano, ma c'era una cosa che bruciava di più, era la gola, e l'unica cosa che sentivo era un odore che non sapevo neanche di conoscere, ma lo volevo, ovviamente era l'odore del sangue. Come ben sai sopportare la sete per giorni ti porta a non pensare molto, e cosi azzannai mio padre, ma mi accorsi che il suo sangue non era poi quello che volevo, allietava la mia sete, ma non la soddisfaceva. Fu cosi che mi resi conto che l'unica cosa che mi soddisfaceva era il sangue vampiro. Mi avventai su quel corpo come un animale, lo prosciugai, e capii che ero diventata un mostro >>. La sua storia era inverosimile. Ma c'era una cosa che non era esatta, o forse era troppo buona con suo padre per ammetterlo, non si era ammalata per caso, per lo meno non in modo cosi grave. E non era morta di volonta naturale, ma era stato prorio suo padre a ucciderla. Avrei voluto dirglielo, ma se lo avessi fatto sarebbe crollata, e questo mi avrebbe spezzato il cuore. << io lo odio per cosa mi ha fatto diventare, ma è grazie a lui che sono ancor viva >>. Poggiò una mano sulla mia, mi abbracciò piangendo. << io non so più cosa sono, sono umana, o una di voi? non voglio restare rinchiusa in un attico per il resto della mia vita  >>. Più la sentivo piangere più avevo voglia di torcere il collo a quella merda di uomo. << guardami >>. le presi il volto tra le mani. << ora sei con me, non mi importa di cosa ti nutri, sei diversa, ma non sei un mostro, starai con me, ti nutrirai di me, non ti lascerò mai sola, non ti farei mai del male >>. Ancora piangendo si posò sulla mia spalla. << non è di me che devi avere paura, ma quello che ha creato mio padre dopo di me, con il mio e il tuo sangue >>. Rimasi gelato, aveva usato il mio sangue puro combinato a quello suo ugualmente puro dato che è stata la prima della sua razza per crearne un altra. Quell'uomo doveva essere fermato, la sua non è più una cura per non invecchiare, stava diventando un abominio. stava dando il via ad una cosa mostruosa, e dovevamo impedirglielo, doveva assolutamente essere fermato. Non gli avrei permesso di causare altra sofferenza ai miei fratelli e a Syria più di tutte, li ora era mia e nesuno doveva toccarla.

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